I miei martedì con il professore
Avevo visto questo libro qualche anno fa, mi aveva incuriosito ma è stato qualche settimana fa, quando me lo sono ritrovato davanti in una libreria di Monza, che ho deciso di comprarlo.
E' un libro molto particolare, senza tanti fronzoli o pretese. Un libricino piccolo (meno di 200 pagine di un formato piccolo) ma non va sottovalutato: è la trasposizione scritta dei dialoghi e delle riflessioni di un malato terminale "non convenzionale", un professore di sociologia.
E' un libro molto particolare, senza tanti fronzoli o pretese. Un libricino piccolo (meno di 200 pagine di un formato piccolo) ma non va sottovalutato: è la trasposizione scritta dei dialoghi e delle riflessioni di un malato terminale "non convenzionale", un professore di sociologia.
La cosa che mi ha sorpreso è stato il fatto di trovarmi spesso "semplicemente d'accordo" con quello che leggevo, cose tanto vere da sembrare quasi banali ma per niente inutili visto che vengono troppo spesso dimenticate.
Un libro intenso, utile per riflettere più sulla vita e gli affetti che sulla morte, lo consiglierei a tutti.
Un libro intenso, utile per riflettere più sulla vita e gli affetti che sulla morte, lo consiglierei a tutti.
Mitch Albom, "I miei martedì col professore", BUR, 1998
PS: è una storia vera e si trovano le registrazioni del programma televisivo citato nel libro in vendita su ABCStore.com (il titolo originale è "Tuesdays with Morrie"). Mi piacerebbe riuscire a procurarmene una copia.